La gazzetta della Marca 1785-1788

Ugo Gironacci (a cura di)
La gazzetta della Marca 1785-1788
Andrea Livi Editore, 2014

Negli anni di poco precedenti al fermento politico, sociale e culturale provocato dalla Rivoluzione Francese, nella nostra regione, rigidamente in assetto di’ “ancien régime”, vedeva la luce a Macerata la “Gazzetta della Marca”.

Con cadenza settimanale il periodico si allineava, quando la maggioranza dei cittadini era analfabeta, all’orizzonte delle classi dominanti alle quali forniva “candidamente” non solo notizie di provenienza e di contenuto religioso, ma anche la segnalazione di “cose civiche”.

Tutto ciò, “superficialmente e senza sprofondare in riflessioni che possano portare ombra di ben che minimo sospetto al Santuario e al Trono”.

Il che la dice lunga sulla pesantezza del condizionamento da parte della Chiesa.

Vettori

Giacomo Vettori

Il modello editoriale coincideva peraltro con i criteri che ispirarono la “Gazzetta patria” edita a Firenze negli stessi anni: “perizia nei linguaggi e di tutti i loro termini, facilità e franchezza di scrivere; precisione di dettaglio per narrare le cose nettamente, senza superfluità di parole”.

Una premessa di significativa modernità, ossia quella di mantenere i fatti separati dalle opinioni.

Altra significativa novità in anticipo sui lampi dell’illuminismo europeo si coglie nella ospitalità ad una anonima “donna letterata” arrivata nelle Marche da Londra con l’intento di insaporire le asettiche pagine della “Gazzetta” attraverso informazioni “galanti, istruttive, bizzarre”.

Più o meno quelle che oggi consideriamo un gossip.

di Giacomo Vettori

Share This:

Posted in Scrittori ed Editori marchigiani di ieri e di oggi.