di Alberto Pellegrino
Il Centro Studi Gabriele Galantara per la Satira sociale e di costume, con sede a Montelupone, ha pubblicato due volumi che rientrano nel programma per le commemorazioni del Centenario della prima guerra mondiale, confermando di essere ormai – come ha scritto l’assessore regionale Pietro Marcolini – “un istituto culturale ormai riconosciuto a livello nazionale che opere con serietà scientifica nelle scuole, nelle università e nelle sedi istituzionali”, per cui le due opere hanno ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Marche, della Prefettura di Macerata, dei Comuni di Montelupone, Colmurano e Macerata. La prima pubblicazione s’intitola Segni di guerra. Cronache illustrate dell’Italia verso la Grande Guerra a cura di Fabio Santilli e si divide in quattro parti: la prima introdotta dallo storico Bruno Tobia, affronta il tema Le radiose giornate di maggio. I venti giorni che precedettero l’ingresso dell’Italia in guerra: si tratta del periodo che va dal 5 maggio (giorno dell’inaugurazione a Quarto del monumento ai Mille) al 23 maggio, giorno che precede l’ingresso ufficiale dell’Italia in Guerra. E’ il momento di massimo impegno del movimento interventista che organizza una serie di manifestazioni da Milano alla Sicilia, le quali toccano il loro culmine a Roma nel segno della verve oratoria di Gabriele D’Annunzio; l’avvenimento è ricostruito attraverso giornali, vignette satiriche e fotografie dell’epoca. La seconda parte La guerra e la pace, introdotta dallo storico Lorenzo Benadusi, presenta un panorama completo della stampa satirica italiana divisa tra interventismo (la maggioranza delle testate) e neutralismo (le testate socialiste L’Asino e L’Avanti! e qualche rivista cattolica). La mostra con questo ricco materiale è stata allestita nella Pinacoteca Comunale di Montelupone e resterà aperta fino al 28 giugno 2015. La terza parte L’Italia in guerra, vista dagli Unni… e dagli altri, introdotta dallo storico Angelo Ventrone, assume una particolare importanza, perché analizza qual era l’immagine dell’Italia alla vigilia della Grande Guerra nelle principali riviste straniere soprattutto francesi, inglesi, tedesche e austriache. Nell’ultima parte La figura del bambino nella propaganda patriottica Alberto Pellegrino analizza l’importanza che ha avuto la propaganda di guerra fatta attraverso in vari mezzi di comunicazione di massa, prendendo particolarmente in esame la rilevanza propagandistica delle cartoline illustrate, nelle quali si è fatto spesso ricorso all’immagine del bambino per sviluppare lo spirito patriottico, promuovere le campagne del prestito pubblico, le iniziative assistenziali a favore delle famiglie, degli organi, dei mutilati e dei soldati al fronte. La seconda pubblicazione s’intitola L’immagine dei bambini nella propaganda della Grande Guerra nelle cartoline della Collezione Adolfo Ciamarra a cura di Alberto Pellegrino: attraverso un’accurata analisi dell’ampio patrimonio di circa 30 mila cartoline, sono state selezionate cinque sezioni: I bambini soldato; Le campagne per i prestiti nazionali; I comitati di assistenza per i soldati al fronte, le famiglie e gli orfani, Il fronte interno; Le cartoline a soggetto religioso. La mostra, arricchita da un’ampia selezione di manifesti e documenti d’epoca, è stata allestita nella Sala Mostre del Comune di Colmurano e resterà aperta fino al 13 settembre 2015.