di Mara Silvestrini
Vorrei dedicare il prossimo anno, nelle vesti di presidente de’ “Le Cento Città”, a scoprire tutti insieme la bellezza e l’unicità del nostro territorio. Desidero che le attività che vi propongo per questo incarico, che mi riempie di orgoglio e anche di responsabilità, possano essere un’occasione, un percorso per addentrarci ancora di più nella conoscenza dei luoghi, dei borghi che visitiamo ma soprattutto delle persone, della gente e delle comunità che andremo a visitare. Un’attenzione rivolta non solo verso il patrimonio storico, artistico, architettonico, ma anche verso quello umano che, con le sue abilità, le sue conoscenze, le sue competenze, modella l’anima dei luoghi.
L’idea è quella di cercare di incontrare, in ogni appuntamento, un testimone di quel luogo per approfondire la nostra conoscenza ed entrare nell’intimo di quel posto. Mi piacerebbe che riuscissimo ad entrare “nel cuore delle comunità”. Un obiettivo da realizzare confermando e arricchendo i principi e i valori associativi de’ “Le Cento Città” in ognuna delle iniziative che vivremo insieme in questo anno.
Significativa sarà, perciò, la visita a due esperienze marchigiane, modelli nel panorama nazionale: la Lega del Filo d’Oro, polo di eccellenza per i sordociechi, per abbattere la barriera dell’isolamento, per una vita integrata e dignitosa, e il Gruppo Loccioni, impresa virtuosa che punta sulle persone e sul territorio.
Credo, infatti, che l’Associazione debba rivendicare la funzione di pungolo e il ruolo propositivo che sempre l’ha caratterizzata cercando di costituire un supporto anche ai progetti presenti nel nostro territorio e a quelli che partono invece da noi. Per rendere sempre più incisiva la nostra azione lavorerò affinché “Le Cento Città” potenzi il suo ruolo di fulcro, di connessione e di relazione con altre associazioni culturali e con le istituzioni.
Fra questi, certamente quello lanciato dal presidente uscente Giorgio Rossi per il riconoscimento della Riviera del Conero e di Portonovo come patrimonio Unesco. Un’idea che ha trovato subito eco nelle istituzioni regionali suscitando l’interesse necessario a portare avanti il percorso per arrivare a questo risultato. Una proposta che continueremo a portare avanti con passione, per la quale è stato creato uno specifico gruppo di lavoro.
Fondamentale, per l’Associazione, sarà la rivista “Lecentocittà”, voce dei nostri soci e traccia di quello che resta concretamente del nostro impegno. Una rivista culturale per la quale sarà necessario riflettere sull’opportunità di aumentarne la diffusione in modo da raggiungere un pubblico più ampio, tramite cui far arrivare la nostra voce e le nostre idee.