a cura di Rita Simonelli
Vi sono esposte opere provenienti per lo più dalla chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto e da altre dirute o chiuse al culto.
Consta di quattro sale:
– Nella “Sala Comunanza” si possono ammirare, tra l’altro, un ostensorio raggiato del 1828, uno splendido calice settecentesco in argento di Scuola Romana con volute tardo barocco e Santi sul basamento, un Cristo dorato dell’artista ascolano Pietro Vannini (XV sec.), una croce astile lobata (XVI sec.), il reliquario di Sant’Ercolano in argento dorato stile gotico e un’opera su tela di G. Capparoni (San Vincenzo Ferrer e San Francesco di Paola).
– Nella “Saletta dei Nobili” si possono ammirare una lapide sepolcrale di Nicolai Brocherio dei Nobili di Monte Passillo e un dipinto di Angelo Agamennone raffigurante San Gaetano di Thiene.
– Nella “Sala Ghezzi” sono presenti due dipinti su tela, provenienti dalla Chiesa di Santa Caterina, raffiguranti: “San Giovanni Battista, Santa Giuliana e le anime purganti” e “La Vergine di Loreto, San Giuseppe, San Michele Arcangelo e le anime purganti”, opera di Giuseppe Ghezzi, Pier Leone Ghezzi e Antonio Mercurio Amorosi; un dipinto di Giuseppe Ghezzi del 1680 (“San Liborio”) proveniente dalla chiesa di Sant’Anna.
– Nella “Sala della Madonna della Cintola” spiccano suggestive Via Crucis del XVII sec. di scuola carracesca, un grande dipinto cinquecentesco di autore ignoto che dà il nome alla sala e una statua lignea di Sant’Antonio da Padova del XVII sec.