Sabato 8 aprile alle ore 10.30 nello storico Palazzo Gradari, l’Associazione “Le cento città” che edita da 22 anni l’omonima rivista trimestrale di arte e cultura sulle eccellenze delle Marche, conferirà al Comune di Pesaro il riconoscimento di “Città della cultura marchigiana 2017”: Sarà il presidente dell’Associazione dottor Marco Belogi a consegnare il titolo al vicesindaco Daniele Vimini. La cerimonia verrà accompagnata da una lettura di brani di Leopardi e Carlo Bo con le voci di Silvia Melino e Cristian Della Chiara e dal commento musicale eseguito dagli studenti del Conservatorio Rossini.
In tale occasione avverrà anche la presentazione nel numero 58 della rivista che dedica dieci pagine ai preziosi mosaici del Duomo di Pesaro scritte dalla storica dell’arte Grazia Calegari. L’autrice ripercorre la storia e il fascino dei due pavimenti musivi del IV e VI secolo, dal loro ritrovamento ai nostri giorni. Un arco di tempo che ha visto prese di posizioni e ipotesi di valorizzazione diverse e controverse senza però arrivare ad alcuna soluzione concreta. Da vent’anni si discute sugli storici litostroti che altre città ci invidiano.
Nel corso dell’incontro verrà anche proiettato un video – intervista realizzato da Alberto Pancrazi “Il tesoro dimenticato”, che sarà motivo di riflessione pubblica sulle prospettive dei litostroti.
Nell’attuale numero della rivista, che intende valorizzare le identità marchigiane e i personaggi che hanno lasciato un’impronta artistica e culturale nella nostra regione, sono presenti anche nuovi servizi sul recupero e la necessità di salvaguardia delle opere d’arte delle chiese e dei siti danneggiati dal recente terremoto; un ricordo del maestro Alberto Zedda recentemente scomparso e un interessantissimo articolo sull’immagine letteraria di Pesaro nella storia, dal mito dell’oro alla città intermedia. Seguirà un viaggio che ci farà scoprire antichi mestieri che stanno scomparendo; un’analisi sul fenomeno delle collezioni d’arte nate per passione ma divenute anche motivo di investimento; poi la nascita della ferrovia che nel 1861 ha collegato le Marche a Roma e a Bologna. E infine uno sguardo a figure che hanno inciso nella cultura e nell’arte della nostra regione: dal grande studioso del Medioevo Dante Cecchi, all’inquieto poeta Giovanni Antonelli fino al precursore dell’Italian style Dino Gavina, il designer “sovversivo”, che ha lasciato una significativa impronta nelle Marche e a Pesaro in particolare.